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Ermenegildo Latteri, il cui nome è stato dato al Museo di San Fratello, fu un eroe del Risorgimento italiano, il cui sacrificio per gli ideali patriottici contribuì alla realizzazione dell'Unità Nazionale nel 1861.

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Il Museo Etnostorico Antropologico della Cultura dei Nebrodi è il risultato di un lungo e accurato studio condotto per anni dal Professore Salvatore Mangione, con l'obiettivo di valorizzare e preservare il ricco patrimonio culturale della regione dei Nebrodi.

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Le sale espositive del museo, situate all'interno delle secolari abitazioni del quartiere Diecimila Martiri, offrono ai visitatori l'opportunità di immergersi nelle tradizioni e nelle espressioni della cultura contadina della zona. Tra le esposizioni, è possibile ammirare le abilità artigianali tradizionali, come la lavorazione del ferro, del legno e della pietra, insieme all'artigianato femminile, antichi mobili e utensili di uso quotidiano.

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Una sala del museo è dedicata ai riti della Settimana Santa, con particolare attenzione al folklore locale legato ai "Giudei", una tradizione caratteristica della zona. Un'altra sala è dedicata al culto dei Santi Neri in Sicilia, includendo figure come San Filippo d'Agira, San Calogero, San Cono da Naso e San Benedetto il Moro di San Fratello, insieme alla Madonna del Tindari.

Infine, il museo ospita anche due abitazioni ricostruite e arredate secondo gli usi e i costumi dell'anno mille, offrendo ai visitatori un'esperienza autentica del passato e della vita quotidiana dell'epoca.

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